Iaido, l'arte del samurai

Lo Iaido e' considerato da molti l'essenza moderna del Budo. Equilibrato nei suoi movimenti, semplice nella sua eleganza, lo Iaido e' pervaso da una serie di relazioni profonde: un respiro, un taglio, una vittoria. Lo Iaido incorpora in se il minimalismo estetico giapponese, dove ogni movimento e' marcato dalla profondita' spirituale derivante da centinaia di anni di studio nel massimo rispetto della vita e della morte. Oggi lo iaido e' una via aperta a tutto il mondo, che porta all'amicizia, al rispetto e all'onesta'.

lunedì 20 settembre 2010

non smetterò mai di fare gare di iaido grazie agli arbitri

perchè anche dopo anni di gare non sono mai completamente soddisfatto del risultato. Non del risultato giudicato dagli arbitri, ma di quello che sento personalmente durante e al termine di una prova.
Ieri per esempio, ne ho prese di santa ragione. Giudizio arbitrale malevolo, direte voi? Tutt'altro, direi invece giudizio arbitrale ricco e coraggioso! troppo facile dare una bandierina a favore di uno forte, nessuno ti criticherà mai. pensate invece che ricchezza e che stimolo aggiuntivo giungono da una bandierina contro. quella bandierina che non ti "perdona" l'essere sceso un pò di livello, o non aver ancora metabilozzato un certo movimento, o ancora, il continuare a fregarsene di una punta troppo bassa. Pozzo (lo cito perchè se lo merita), mi ha battuto perchè è cresciuto più di me, perchè è stato capace di mostrare coi fatti, li in quel momento, il suo desiderio di migliorare. Poco conta che la gente dica che "sembravo meglio io", la verità è che io in quell'incontro non sono riuscito a fare nemmeno la metà di quello che faccio in palestra. Se gli arbitri mi avessero (risolvendosi la vita con facilità) fatto vincere, mi starei oggi interrogando con la stessa profondità?
E' da molto che non mi lamento ed interesso più dei giudizi arbitrali, dico sempre che da davanti si vede un'altra cosa, ma questo è solo un passaggio per arrivare ad avere invece molto più interesse per il giudizio di chi ci arbitra, sempre che si sia capaci di metterlo in relazione con la nostra schietta analisi dell'esecuzione mostrata. Non dimentichiamo che gli arbitri italiani ci "hanno visto crescere", che ci conoscono, che sanno già a priori quello che sappiamo fare, la loro sfida è essere esigenti e con la massima onestà trasmetterci questa spinta al miglioramento. A volte con bandierine coraggiose contro ed altre a favore date con altrettanto coraggio.
e poi... e poi e poi e poi, il discorso si farebbe lungo, in ogni caso terminerebbe con un salomonico: e poi il mondo non è perfetto e non è mai tutto come lo si vorrebbe.

ps: Forti, preparati che la prossima ti faccio nero, ma prima fatti rifare la punta che hai distrutto per terra contro di me....
ps2: Pozzo, evita di spargere borotalco per tutta la palestra che ieri a momenti scivolavo addosso ad un arbitro... e poi adesso rilassati e ritirati in bellezza, prima di fare la fine che farò fare a Forti.

Forti, ci sei?
Dormito bene?
Quanto ti costa la punta nuova?

Forti?

Fort?

For?

Fo?

F?

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1 commento:

  1. Ritengo che quelle che vengono fuori dopo avvenimenti particolari (come quello della gara) siano sempre un po' più 'ispirati' di altri...
    E' molto interessante l'idea di vedere il giudizio degli arbitri più come il risultato di un cammino di crescita che il mero giudizio di un singolo incontro.
    E poi è sempre più difficile mettersi in discussione quando va tutto bene... ^_^

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