Iaido, l'arte del samurai

Lo Iaido e' considerato da molti l'essenza moderna del Budo. Equilibrato nei suoi movimenti, semplice nella sua eleganza, lo Iaido e' pervaso da una serie di relazioni profonde: un respiro, un taglio, una vittoria. Lo Iaido incorpora in se il minimalismo estetico giapponese, dove ogni movimento e' marcato dalla profondita' spirituale derivante da centinaia di anni di studio nel massimo rispetto della vita e della morte. Oggi lo iaido e' una via aperta a tutto il mondo, che porta all'amicizia, al rispetto e all'onesta'.

martedì 20 novembre 2012

L'onda delle stagioni

Nello iaido c'è una cosa che si chiama Jo Ha Kyu o Kan Kyu

Questa cosa tratta del ritmo all'interno dell'esecuzione di un kata. Un alternarsi di lento e veloce, di attesa e di azione, di relax e di energia. Il mio Maestro non me lo sta ancora insegnando profondamente, mi ci sta facendo avvicinare piano piano. Per quello che ho capito non ha una struttura precisa, è più un atteggiamento che ha come conseguenza una variazione di velocità della tecnica che fluttua, che sale e scende come un'onda.
Tenere alta la tensione, la forza o la stessa velocità, non va bene, il tutto risulterebbe troppo "piatto", troppo rigido. E le cose rigide si rompono!
Ciò non di meno, pur con questa fluttuazione di energia, l'atteggiamento deve rimanere costante, si deve assecondare sia il momento lento che quello veloce, ma il desiderio deve rimanere alto.

Ma come si fa?

Bho! Arriverà, aspetterò che il mio livello cresca per affrontare al meglio questo passaggio.
Però, dove non ho il tempo di aspettare è nell'imparare a gestire un'altra onda, simile ma ben più delicata: il fluttuare dell'energia del gruppo.
L'energia di un gruppo è cosa assai complessa, è una fusione di tante e troppe cose, coinvolge i caratteri delle persone, le loro aspettative, i loro momenti personali e anche le loro energie stagionali.
Io lo vedo questo salire e scendere di tensione, di desiderio, di soddisfazione, di felicità e anche di stanchezza.

E mi fa paura.

Mi domando cosa fare, come tenere vivace la lezione, come portare sempre qualcosa in più all'interno dell'allenamento. Ma la relazione che si crea all'interno di un gruppo è talmente forte che influisce direttamente e violentemente su quello che accade senza che io possa fare più di tanto per modificarne la direzione.

E mi travolge.

Forse imparando Jo ha kyu o kan kyu, imparerei anche a gestire questa onda di pensieri, oppure ...
Oppure questo miscuglio di energie va solo assecondato, va lasciato andare, senza preoccuparsene troppo, lasciando che i singoli momenti non combacianti abbiano il loro spazio.
Accarezzandoli, puntando solo sull'esercizio, sulla ripetizione mantrica, abbassando i volumi, lasciando che il cambio di stagione venga digerito per poi riprendere piano piano con la rinascita di energia, quella energia che fa di alcune serate, momenti memorabili.

Ma anche avere sempre alti livelli di energia alla fine rompe.

Lasciamo che l'energia fluttui, che segua la sua naturale direzione, la sua propria vita, accettandola così com'è e confidando nel desiderio di ognuno di noi, desideri diversi singolarmente ma capaci di una strana alchimia, di una strana comunione. amen!

venerdì 16 novembre 2012

Japan November 2012

Noto, noto, noto, noto, noto, noto and noto again!

Now the saya is on the line of the sword. Very good!
But the right hand is not really good yet!



Keep going training!