Iaido, l'arte del samurai

Lo Iaido e' considerato da molti l'essenza moderna del Budo. Equilibrato nei suoi movimenti, semplice nella sua eleganza, lo Iaido e' pervaso da una serie di relazioni profonde: un respiro, un taglio, una vittoria. Lo Iaido incorpora in se il minimalismo estetico giapponese, dove ogni movimento e' marcato dalla profondita' spirituale derivante da centinaia di anni di studio nel massimo rispetto della vita e della morte. Oggi lo iaido e' una via aperta a tutto il mondo, che porta all'amicizia, al rispetto e all'onesta'.

giovedì 30 giugno 2011

Last day training

As usual the last day training is a special day.
Very hard training, fully concentration, only pain, no gain!
No one foot back.


Believe me, was an honour to be there.


We are ready, waiting the summer seminar.

mercoledì 22 giugno 2011

NUOVO CONTEST - Che dice? Che pensa?

I due cicci da sempre hanno un rapporto particolare, fatto di intese silenziose e di discorsi senza senso, ma in questo caso la profondità dello scambio di informazioni sembra essere particolarmente intensa.


Dai, sbizzarritevi, non esagerate nelle volgarità, e al migliore, oltre alla pubblicazione, un kata segreto gratis!

domenica 19 giugno 2011

Torino Taikai, ahi ahi ahi...

La faccio breve perchè mi fa male il piede destro (fare oroshi sul cemento alla massima energia è da cretini – porto a casa anche questa lezione…) e perchè sono anche stanco morto, quella stanchezza da post gara che chi conosce capisce.




Ritorno dunque sulle cose importanti da portarsi dietro dopo una gara.

Il divertimento, certo, ma di più ancora c'è lo stimolo al miglioramento.



E quale stimolo più forte si può trovare se non in una sconfitta?

Ma c'è sconfitta e sconfitta, c'è quella dove hai sbagliato, c'è quella dove l'avversario era più forte, ma quella più importante è quella dove non capisci perchè hai perso.

Allora cerchi delle giustificazioni, gli arbitri in primis, ma anche altre cazzate.
Invece è proprio in questo caso che si deve fare una fortissima operazione di ricerca, quella ricerca del miglioramento complessivo, fatta con umiltà ed onestà, con tanta intelligenza e magari con qualche aiuto.
Sapete già come la penso sugli arbitri, per me sono tutti imparziali, onesti e fanno del loro meglio, in più credo che se tutti passassero una giornata intera ad arbitrare, la smetterebbero di lamentarsi e inizierebbero invece ad apprezzare di più il loro impegno e responsabilità (più sotto trovate un post dedicato al tema), e se partiamo da questo concetto, cosa dobbiamo rilevare se tutti e tre gli arbitri ci votano contro nonostante che tutti gli altri ci dicano che eravamo meglio o, peggio, nonostante che il nostro giudizio sull’avversario sia totalmente negativo?

- ma come hanno fatto a far vincere quello li? Ma io sono meglio!

Eccola li la domanda, eccolo li l’errore.



ciao
dezz


ps: per la cronaca, il sottoscritto oggi ha provato la frustrazione di sapere di non avere speranze di vittoria in finale, la doppia frustrazione di aver cercato una fuga, ma anche la soddisfazione di aver deciso di non fuggire, ma di provarci dando il massimo.
Il piede mi fa male, ma aver sentito di aver fatto il meglio che oggi potevo mi ha fatto stare bene.

Tutti i compagni si sono comportati benissimo, già il fatto di averli visti tirare meglio che in palestra, li porta ai miei occhi come vincitori, gente in gamba che continua a migliorare, che si diverte e che ci rimane male se perde ma che non se la prende mai troppo; il giusto!
Va bene così.  BRAVE E BRAVI