Iaido, l'arte del samurai

Lo Iaido e' considerato da molti l'essenza moderna del Budo. Equilibrato nei suoi movimenti, semplice nella sua eleganza, lo Iaido e' pervaso da una serie di relazioni profonde: un respiro, un taglio, una vittoria. Lo Iaido incorpora in se il minimalismo estetico giapponese, dove ogni movimento e' marcato dalla profondita' spirituale derivante da centinaia di anni di studio nel massimo rispetto della vita e della morte. Oggi lo iaido e' una via aperta a tutto il mondo, che porta all'amicizia, al rispetto e all'onesta'.

lunedì 21 febbraio 2011

Ho aspettato tanto ma ne valeva la pena

Altroché se ne valeva la pena!




Da molto non scrivo sul blog, dal rientro di ottobre scorso, dalla gara in Giappone, affaccendato in altre faccende e pensieri, mi sono un po’ disinteressato delle comunicazioni che tutto il mondo si aspetta da me (…), ma ecco finalmente due ottime ragioni per tornare qui: Alessandra e Beatrice.

Il risultato delle gare non deve per forza essere l’obbiettivo, ben altre e più profonde cose ci si devono aspettare da una competizione come quella che si svolge nello iaido, ma stavolta le cose si sono date un appuntamento.

Alessandra prima e Beatrice il giorno seguente, si sono portate a casa un simbolo, un riconoscimento tangibile, del loro impegno e della loro determinazione.

Alessandra e Beatrice sono due donne che, a vederle e a parlarci, più diverse non si può, ma in realtà, come tutti i guerrieri, alla fine si assomigliano moltissimo.

La loro voglia di fare bene, di togliersi quella “insana” soddisfazione di primeggiare, le accomuna e le ha portate a segnare un primo punto su di un percorso che sarà lungo e divertente.

È stato uno spettacolo vederle in azione. Una che ad ogni taglio ci aggiungeva una mossa sculettante che sibilava come una spada ma che suonava con un “Tiè! Beccate questa!”, e l’altra che ad ogni taglio ne aggiungeva un altro, che non si sa mai…, con una energia da far impallidire un toro inferocito (c’è chi dice di averla vista far fumo dalle narici e fiamme dagli occhi).

Sono potenti quelle due, altroché, degne compagne di spada di gente che vorrei tutta al mio fianco durante l’ultima carica; Marzio, che sebbene ferito ad una gamba (!?) si è immolato per la grande impresa della squadra (terzo posto), un grande grazie; Federico, che a dispetto della sua giovine età sa già impegnarsi con profondità (spuma di anguilla a parte!); Fabrizio, che ha preso per la prima volta una spada in mano 6 mesi fa (!); e tutti gli altri nostri compagni di avventura che questa volta si sono riposati e che la prossima volta ingombreranno un palazzetto con un unico, grande spirito che si urla SHIOSHIKAI!