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Iaido, l'arte del samurai
Lo Iaido e' considerato da molti l'essenza moderna del Budo. Equilibrato nei suoi movimenti, semplice nella sua eleganza, lo Iaido e' pervaso da una serie di relazioni profonde: un respiro, un taglio, una vittoria. Lo Iaido incorpora in se il minimalismo estetico giapponese, dove ogni movimento e' marcato dalla profondita' spirituale derivante da centinaia di anni di studio nel massimo rispetto della vita e della morte. Oggi lo iaido e' una via aperta a tutto il mondo, che porta all'amicizia, al rispetto e all'onesta'.
domenica 22 dicembre 2013
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Riflettevo ieri mentre rientravo da Brussel: nella vita di ciascuno - forse in tutte le vite di ognuno - siamo portati a pensare, agire e vivere distinguendo le nostre relazioni tra familiari, amici, conoscenti, sconosciuti, avversari, nemici. Nello Iai ci si relaziona ad un avversario virtuale, ma ieri tra i tanti incontrati, non ho visto avversari. Familiari, nessuno presente fisicamente, qualche conoscente sì, molti sconosciuti pure, anche alcuni amici di un passato recente mostratisi affettuosi e gentili. Ma c'era, al solito, un solo Nemico. Lo stesso che incontro da sempre nei momenti di prova. E' irritante: mi guarda sornione, sicuro di sè, consapevole che mi fotterà ancora una volta. E' indifferente ai miei affetti, ai miei amici, ai miei Maestri: non parla, non commenta, non critica, sorride sornione e agisce silenzioso come un serpente. Non è virtuale, è reale, concreto ed ogni volta più infame. E, immancabilmente, prende il sopravvento. Ed anche in quest'occasione l'ha fatto, senza pietà per nessuno e, soprattutto, per me. L'esame l'ho superato, è vero. Ma so che sono stato aiutato dalla comprensione, dall'affetto e dalla generosità che molti, Maestri, Istruttori, Amici, Conoscenti, Sconosciuti e Giudici, hanno voluto manifestarmi. Lui, il Bastardo, alla fine s'è girato e intonso dalle mie sciabolate, s'è limitato a ghignare, celandosi subito dalla mia vista, E' la sua ennesima promessa: sarà lì ancora ad aspettarmi. E già sò che da solo non potrò farcela, Ma so anche che quando soccomberò con la bocca tumefatta a masticare quell'impasto grumoso dei suoi sputi, del mio sudore e della polvere che mi farà ingoiare, voi sarete lì ad allontanarlo ed a rimettermi in piedi per il prossimo combattimento. Per questo, solo per questo, credetemi, lo affronterò di nuovo e perdio, gli darò ancora filo da torcere! Buon Natale e Buon Anno a Tutti
RispondiEliminaComplimenti Antonio! Non era facile affrontare il proprio avversario così lontano da casa, dai propri affetti, dalle proprie certezze . Hai dimostrato che ciò che occorre per sconfiggere la nostra “ombra” sempre pronta a toglierci la soddisfazione di un traguardo, risiede dentro noi. E’ questo “desiderio” che ci porta ad allenarci sempre con grande determinazione, grande voglia di lasciare dietro di noi quell'ombra per ritrovare la luce del nostro cuore, oltre quelle oscure nuvole createsi per mille differenti motivi.
RispondiEliminaGli eventi sino a li occorsi sembravano volerti negare ciò che meritavi, ma tu sei riuscito a superare con coraggio e determinazione gli ostacoli che la nostra mente, a volte dispettosa, crea.
Non è tanto il momento dell’esame a farti onore, ma il percorso che ti ha portato a conquistare un 4° dan pieno e reale, al di là di ogni giudizio. Perché si può disquisire sulla tecnica di un praticante ma non sulla volontà ed il cuore che ha impegnato in quell'impresa.
Non possiede una cultura sufficiente per disquisire sulla definizione di “spirito” ma posso pensare che la volontà di andare oltre ogni difficoltà, il desiderio di raggiungere e superare i propri limiti, seppur per un solo istante, sia spirito.
Come dico sempre, è un grande privilegio potermi allenare con persone del vostro livello umano e tecnico,
a partire dal nostro capo branco Davide-san sino al più “giovane” , di pratica, del nostro gruppo.
Grazie!
Marco Mucchiù