Da sempre penso che il miglior modo di insegnare o di condurre un gruppo sia dare l'esempio.
L'esempio è la forma di comunicazione per eccellenza, è la forma più ancestrale, più diretta, più pulita, più onesta.
Ma anche la più pericolosa.
Pericolosa proprio perché non mediata da tutte quelle convenzioni di cui oggi non possiamo fare a meno.
Con l'evoluzione, la specie umana ha introdotto nuove forme di comunicazione e di trasferimento delle informazioni, il linguaggio prima di tutto, e con esso le idee, le speranze, la fede.
Metafore, similitudini, figure retoriche. E sono iniziati i problemi.
- Non urlare! - Grida il padre al bambino.
Qual è il messaggio che arriva? L’esempio o la parola?
Eppure il genitore vuole davvero e con forza insegnare al figlio un giusto modo di comportarsi; evitargli gli errori che lui stesso continua a fare: urlare.
Forse è così, cerchiamo in tutti i modi di allontanarci dalla nostra natura animale ma non ci riusciamo veramente, nel bene o nel male, l’esempio risulta sempre più forte.
E allora come si affronta e si risolve il problema di trasmettere un’informazione che vede l'esempio e il messaggio verbale essere in netta contraddizione?
Come si fa a far capire agli allievi che il risultato delle gare non è importante quando poi, contemporaneamente, “si porta a casa sempre qualcosa”?
Bho?
L'esempio è la forma di comunicazione per eccellenza, è la forma più ancestrale, più diretta, più pulita, più onesta.
Ma anche la più pericolosa.
Pericolosa proprio perché non mediata da tutte quelle convenzioni di cui oggi non possiamo fare a meno.
Con l'evoluzione, la specie umana ha introdotto nuove forme di comunicazione e di trasferimento delle informazioni, il linguaggio prima di tutto, e con esso le idee, le speranze, la fede.
Metafore, similitudini, figure retoriche. E sono iniziati i problemi.
Qual è il messaggio che arriva? L’esempio o la parola?
Eppure il genitore vuole davvero e con forza insegnare al figlio un giusto modo di comportarsi; evitargli gli errori che lui stesso continua a fare: urlare.
Forse è così, cerchiamo in tutti i modi di allontanarci dalla nostra natura animale ma non ci riusciamo veramente, nel bene o nel male, l’esempio risulta sempre più forte.
E allora come si affronta e si risolve il problema di trasmettere un’informazione che vede l'esempio e il messaggio verbale essere in netta contraddizione?
Come si fa a far capire agli allievi che il risultato delle gare non è importante quando poi, contemporaneamente, “si porta a casa sempre qualcosa”?
Bho?